È nata la rete regionale Auser dell’apprendimento permanente

Le università popolari e della terza età pugliesi aderenti all’Auser si mettono in rete, con l’obiettivo di creare un polo regionale per l’apprendimento permanente e per la diffusione della cultura. La decisione è stata assunta al termine di un incontro convocato dal presidente di Auser Puglia, Biagio D’Alberto, cui hanno partecipato i presidenti delle Uniauser pugliesi.
“L’Auser – ha detto D’Alberto introducendo i lavori – si sta sempre più strutturando quale rete associativa, come prevede il Codice del Terzo Settore. In Puglia abbiamo deciso di cominciare a sperimentare questo nuovo modello organizzativo sul versante dell’apprendimento e della cultura, che vede particolarmente vocate le nostre realtà territoriali, con lo scopo di valorizzare le diverse esperienze e farle evolvere verso il superamento di una dimensione meramente locale. Anche in vista dei Patti Territoriali Educativi previsti dal P.N.R.R, vogliamo proporci come “comunità educante” pronta alla collaborazione in partnership con enti locali, scuole e altri soggetti, allo scopo di perseguire l’uguaglianza delle opportunità educative anche per la popolazione adulta, a partire dal digital divide. Mai come oggi è necessario fare sistema, noi ci stiamo provando”
A coordinare la costituenda rete è stato chiamato Franco Minervini, docente, regista ed attore, con una solida esperienza anche nel campo della organizzazione culturale. “Immaginiamo di costruire una Rete Auser delle Università Popolari e della Università delle Terza Età che abbia una sua caratterizzazione e visibilità specifica per approdare ad un intervento permanente e sistemico nel campo educativo e in quello culturale,” spiega Minervini.
Le prime attività messe in cantiere sono finalizzate a favorire la reciproca conoscenza e lo scambio di esperienze dei diversi nodi della rete.
“La rete – aggiunge Franco Minervini – non si configura come un’attività occasionale; in questo differisce da una partnership o da un coordinamento di soggetti; deve essere coltivata, sostenuta, nutrita, proprio attraverso le relazioni dirette tra tutti nodi che la compongono.”
Si partirà con un Censimento delle Università affiliate Auser e dei Circoli Auser a prevalente attività di diffusione culturale, quindi con iniziative rivolte a connettere le diverse esperienze, a partire dalla circolazione delle informazioni e della comunicazione per sviluppare un vero e e proprio lavoro comune.
Altro momento importante è rappresentato da iniziative rivolte a leggere i fabbisogni educativi del territorio, per innovare e ampliare l’offerta educativa e formativa locale, nel tentativo di rispondere ai bisogni di tutti, anche promuovendo interventi specifici di sensibilizzazione e ri-motivazione all’apprendimento di cittadine e cittadini a rischio di analfabetismo funzionale e di esclusione sociale.
La sfida è partita. Si tratta di un notevole salto di qualità organizzativo cui sono chiamate le strutture pugliesi Auser. Stando all’entusiasmo con cui è stata accolta l’iniziativa del Presidente D’Alberto le premesse di successo ci sono tutte.

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