Auser in piazza con Spi e Cgil: per difendere il diritto alla salute, per una sanità migliore

Auser Puglia sarà in piazza a Bari, il 31 marzo prossimo, al fianco di SPI CGIL e CGIL Puglia nella manifestazione in difesa della sanità pubblica. Lo annuncia il presidente dell’associazione per l’invecchiamento attivo, Biagio D’Alberto, in una nota in cui esprime profonda preoccupazione per la salute dei pugliesi, le cui prospettive stanno diventando sempre più incerte.

“La Costituzione – scrive D’Alberto – sancisce il diritto alla salute e l’eguaglianza di tutti i cittadini. Ma l’uno e l’altra vengono calpestati, quando parliamo di sanità e di qualità dei servizi. L’offerta è profondamente squilibrata tra Nord e Sud, e il percorso intrapreso dal governo in carica tenderà ad allargare il divario. Il cuore del problema è rappresentato dal Fondo Sanitario Nazionale, che sulla base delle scelte del governo Meloni tenderà a ridursi nei prossimi anni, il che non farà che aumentare i disagi e le difficoltà di chi, come la Puglia, è già in affanno.

L’attuazione dell’autonomia regionale differenziata infliggerà il colpo mortale, in quanto allargherà la forbice nella distribuzione delle risorse, a vantaggio delle regioni più ricche del Nord, penalizzando ulteriormente quelle meridionali.

A tutto ciò vanno aggiunti i malanni e gli sprechi che la Regione Puglia ci mette di suo: la mobilità passiva, che grava sulla spesa sanitaria regionale per oltre 200 milioni, i costi eccessivi della spesa farmaceutica (circa 250 milioni), la spesa incontrollata per gli ausili.

Rivendichiamo una modifica sostanziale del Fondo Sanitario Nazionale, che serva a potenziare gli organici sempre più carenti, molto sottodimensionati, soprattutto in quelle regioni che, come la Puglia, sono state sottoposte in questi anni ai piani di rientro. Servono inoltre risorse aggiuntive per finanziare le reti di prossimità, non solo sul versante delle infrastrutture, per scongiurare il rischio che gli interventi previsti dal PNRR si riducano alla creazione di nuove cattedrali nel deserto, non gestibili per mancanza di personale e di risorse per il loro funzionamento.

Nell’immediato, ci aspettiamo qualche risultato concreto sull’annosa e non più sopportabile questione delle liste di attesa. Le battaglie condotte insieme allo Spi CGIL hanno portato la Regione Puglia a mettere a disposizione 48 milioni, di cui, però, 33 sembrano destinati agli enti ecclesiastici. Questa opportunità non va sprecata. Molto dipenderà dalla corretta destinazione di queste risorse, rispetto alla quale saremo vigili ed attenti. Ci aspettiamo qualche segnale significativo che consenta ai tanti cittadini, soprattutto anziani, che hanno rinunciato a curarsi, di poter trovare qualche barlume di speranza nel Servizio Sanitario Nazionale.“

“Per questo, – conclude il presidente di Auser Puglia – il 31 marzo saremo in piazza, con le nostre iscritte e i nostri iscritti, con i nostri Circoli, con le nostre bandiere: per rivendicare le necessarie e immediate risposte ma anche per potenziare il Sistema Sanitario Nazionale e difendere la Sanità pubblica.”

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