A Rutigliano Auser e Rotary in campo contro l’Alzheimer

«Fischiare… la forza di non essere soli»: questo il tema, originale e stimolante, di un interessantissimo, quanto molto partecipato, incontro sulle malattie neurodegenerative, incastonato nella splendida cornice della Fiera del fischietto in terracotta a Rutigliano. L’iniziativa è stata promossa dal Rotary Club di Rutigliano – Terre dell’Uva e dall’Auser APS Rutigliano insieme all’Associazione Casa Alzheimer di Bari ed il Comune di Rutigliano.

Un positivo momento di riflessione, nell’ambito della tradizionale ricorrenza di gennaio, in cui si è affrontata la gravità dei numerosi casi di pazienti con malattie neurodegenerative, purtroppo sempre in aumento, non solo in ragione dell’allungamento dell’età anagrafica, ma anche a causa delle conseguenze della recente pandemia, nonché dello stress e dei poco salutari stili di vita; si è evidenziato che tale situazione complessa genera questo tipo di malattie – di cui solo una parte viene diagnosticata Alzheimer – anche in persone giovani.

È stato sottolineato, come, rispetto a questa malattia, non esiste fino ad oggi una rete di servizi pubblici che possa supportare pazienti e familiari, soprattutto quando restano a casa: pertanto si rendono necessarie iniziative da parte degli Enti del Terzo Settore e del Volontariato, per dare conforto e sostegno.

Durante l’incontro è stata presentata l’apertura dello Sportello Alzheimer, con sede presso l’Associazione Auser APS. di Rutigliano in via Torquato Tasso 16 – 18, che intende essere un punto di riferimento informativo e di supporto delle persone affette da patologie neurodegenerative, e, ancora di più, dei caregiver, cioè dei familiari e di coloro che si prendono cura dei malati.

L’iniziativa, nata dal contributo di un gruppo di medici e professionisti nell’ambito delle Associazioni che hanno dato vita a questo evento, vuole emulare le buone pratiche già in atto a Bari con la «Casa Alzheimer don Tonino Bello» e offrire, non solo a Rutigliano, ma anche alle comunità di Noicattaro e Mola di Bari, un punto di riferimento per l’ascolto, l’informazione e il sostegno psicologico in favore di coloro che sono colpiti, direttamente o indirettamente, da malattie neurodegenerative.

Lo Sportello, inizialmente sarà presidiato da una psicoterapeuta che, ogni mercoledì e venerdì, a partire dal prossimo mese di febbraio dalle 10.00 alle 12.30, risponderà alle domande rivolte sia al numero di telefono 0803213198 o direttamente presso la sede dell’Associazione Auser APS Rutigliano.

Allo Sportello verranno affiancate attività laboratoriali e di stimolazione cognitiva di gruppo per soggetti affetti da deterioramento cognitivo lieve e lieve/moderato, nonché test di screening per la valutazione delle funzioni cognitive. Consapevoli del carico di dolore e responsabilità gravanti sui caregiver, è prevista la formazione di gruppi di auto-aiuto, coordinati da figure professionali altamente specializzate.

L’Amministrazione comunale di Rutigliano, che ha partecipato all’incontro nelle persone delle Assessore alla Cultura, Milena Palumbo e ai servizi alla persona, Giuliana Creatore, ha ribadito il proprio impegno per risolvere le problematiche connesse alla disabilità, e ha sottolineato il ruolo importante assunto dalle associazioni sul territorio a sostegno delle fragilità. La serata si è conclusa con l’auspicio che anche la comunità rutiglianese esprima sempre più sensibilità, accoglienza e gentilezza rivolte alle persone affette da malattie neurodegenerative

Per riportare i presenti nella realtà gioiosa della Fiera Del Fischietto in Terracotta, a fine incontro è stato proiettato il cortometraggio Nu Fischia, attraverso il quale, esaltando la bellezza del centro storico e della campagna di Rutigliano, nonché evocando la tradizione dei famosi fischietti in terracotta, si è ripreso il tema del cambiamento che, inevitabilmente l’Alzheimer apporta alla persona e delle reazioni che suscita nei familiari, soprattutto sui più giovani. Interessante lo spunto intergenerazionale tra nonno e nipote del filmato, ripreso dalle parole del regista, Pierdomenico Minafra, da cui emerge certamente l’amore profondo e incondizionato che i nonni riversano verso i nipoti, amore che le nuove generazioni dovrebbero ricambiare, con uguale intensità, soprattutto come scudo protettivo della fragilità dei nonni.

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