Auser Puglia è sempre più giovane

La vocazione intergenerazionale dell’Auser compone in Puglia un mosaico quanto mai variopinto. Un caleidoscopio di esperienze, di relazioni, ma anche di stati anagrafici. C’è un’Auser giovane che ribalta il tipico approccio intergenerazionale: non sono gli anziani che danno ai giovani, ma in certi casi succede il contrario.

Auser Insieme di Trani annovera il direttivo pugliese più giovane. La presidente, Maria Scoccimarro, ha solo 31 anni, il componente più anziano del direttivo, poco più di 40.

Assieme al Circolo Auser di Trani, i giovani svolgono la loro attività nella splendida Villa Guastamacchia, grazie ad un accordo di coprogettazione con il Comune. Autotassandosi, hanno dotato la sede sociale di una piccola biblioteca, che è divenuta la biblioteca di quartiere. Propongono visite guidate nel centro storico, nella idea che il turismo sia un fattore di rigenerazione del borgo antico, strumento per farlo diventare un presidio di legalità.

E non è tutto: i giovani di Auser Insieme Trani organizzano corsi di italiano e di matematica, e sono molto attivi nel mettere a disposizione dei soci più anziani il loro know how in materia digitale, per aiutarli nell’uso dei social network.

Nella prima e nella seconda foto, il progetto “Memory Sharing” a Trani

Sempre Trani è stata teatro di un esperimento intergenerazionale particolarmente significativo promosso da Auser Trani, in rete con i giovani di Auser Insieme, Centro Servizio Volontariato San Nicola, il Treno del Sorriso, Petit Pas e Spi Cgil: “Memory Sharing: la condivisione dei ricordi” è il titolo del progetto,  che ha visto giovani volontari intervistare gli anziani su vecchi mestieri, arte e storia della città di Trani.

Ma in Puglia tutta l’Auser si sta ringiovanendo. L’ultima stagione congressuale ha favorito un discreto cambio intergenerazionale al vertice di diversi circoli.

A San Marco in Lamis, con l’ultimo congresso, il testimone è letteralmente passato da una generazione all’altra: ad Emilia Nenna, fondatrice dell’associazione, è subentrato Felice Lariccia, 40 anni, e la stessa età media hanno gli altri componenti del direttivo. Il circolo ha mantenuto la sua caratterizzazione, orientata soprattutto alle iniziative culturali e alla palestra. Alla tradizionale ginnastica dolce si sono così affiancati corsi di Zumba. I soci, in larga prevalenza donne, hanno gradito. Anche i giovani di San Marco in Lamis dedicano un’attenzione particolare al tema della memoria. Molto riuscita la serata sulla Memoria come resistenza e resilienza dedicata al partigiano garganico Vincenzo Damiani, con la chiamata a raccolta di numerose associazioni del territorio.

Un’altra presidenza giovane si incontra a Gravina in Puglia, il cui Circolo è guidato da Angela Picciallo, poco più di 40 anni. Per Angela, puntare a coinvolgere nelle attività sociali i giovani, soprattutto gli studenti, è un chiodo fisso, e i risultati non mancano. Il dato interessante è che la maggior parte delle attività è extracurricolare, e si svolge in orario extrascolastico. Docenti e studenti vengono direttamente coinvolti nelle attività “istituzionali” del Circolo. I giovani collaborano nella realizzazione di oggetti che vengono messi in vendita per beneficienza. In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne hanno dato vita ad un’apprezzata pièce teatrale.

Un’immagine dal Circolo Auser di Gravina in Puglia (fotografo Carlo Centonze)

Il teatro è al centro di un’altra iniziativa importante, appena lanciata a Molfetta. Il Circolo Auser guidato da Sergio Vetrugno è ubicato in piazza Paradiso che sorge in una zona centralissima, ma in un contesto sociale critico: un pezzo di periferia nel cuore della città.

L’Auser è così diventata un punto di riferimento in termini di coesione e di solidarietà. Tanta solidarietà, con il varo di un Banco Alimentare rivolto alle famiglie più indigenti, ma anche numerose iniziative culturali che stanno emancipando il quartiere dalla desolazione in cui era precipitato.

Il laboratorio teatrale, che sarà diretto da Umberto Binetti e Consuelo Lopez, si prefigge di coinvolgere i ragazzi in difficoltà del quartiere, impegnandoli in un’attività culturale e formativa.

Da segnalare c’è anche l’apertura di una palestra di Taekwondo, con un corso gratuito rivolto ai ragazzi del quartiere fino ai 12 anni, che ha permesso a una delle allieve di laurearsi campionessa regionale della disciplina sportiva.

 

Ad Altamura le relazioni intergenerazionali hanno il segno dell’arte. Il circolo diretto da Cesarina Clemente ha promosso la mostra Tratti d’inchiostro, tratti di luce / Giovani donne in arte, dove hanno esposto le loro opere, intrecciando e mettendo a confronto cifre stilistiche diverse, Francesca Stano e Francesca Fedele, giovani artiste che si stanno ritagliando un posto di rilievo nel panorama nazionale.

Un momento della serata inaugurale della mostra, con le due artiste

Nella sala dell’ex Conservatorio Santa Croce, i volontari dell’Auser hanno costantemente presidiato la rassegna, incontrando e accompagnando nella visita tantissimi giovani, soprattutto studenti, a conferma che l’arte è davvero in grado di parlare un linguaggio universale, che si rivolge a tutti e viene compreso da tutti, al di là del livello culturale, del genere e dell’età.

Tra le esperienze più originali ed innovative del rapporto tra Auser e giovani in Puglia va annoverata senz’altro l’alternanza scuola-lavoro che a Taranto viene declinata in un modo assolutamente originale. Sono stati realizzati due percorsi.  Il primo, che ha visto protagonisti i ragazzi del liceo di scienze umane Vittorino Da Feltre, è stato orientato allo scambio esperienziale, attraverso l’intreccio di conoscenze e sapere fare e la successiva, reciproca narrazione delle emozioni che lo scambio ha prodotto.

Nell’altro progetto, che ha impegnato gli studenti del Liceo Ginnasio Statale Aristosseno, i ragazzi sono stati coinvolti nelle attività sociali svolte dall’Auser presso case di riposo, residenze assistite, luoghi di diagnosi medica e cura, luoghi di ritrovo e di svago, con attività di assistenza all’invecchiamento attivo e di relazione parentale o di riferimento per anziani.

Alla fine dell’attività sia gli studenti che i docenti si sono dichiarati entusiasti dell’esperienza, e qualche ragazzo è rimasto in Auser, diventandone volontario.

L’esperienza pugliese dimostra che l’invecchiamento attivo getta ponti tra le generazioni, ed è un fattore che arricchisce tutta la comunità, giovani compresi.

Geppe Inserra

Responsabile comunicazione Auser Puglia

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