Le belle storie pugliesi raccontate dall’Auser

«Viandante, non c’è un percorso. Il sentiero si fa mentre cammini», cantava il poeta Antonio Machado. In Auser Puglia stiamo cercando di portare avanti un progetto intrigante e più che mai ambizioso, in questi tempo di fake news: produrre buona comunicazione, non per metterci in vetrina o per guadagnare like e follower, ma per  tessere, reti, relazioni. «Non si tratta di diventare influencer, ma piuttosto di lasciarsi influenzare»: così recitava la headline del percorso di formazione che da qualche tempo abbiamo intrapreso.

Come si usa in questi casi, abbiamo dato vita alla classica chat whatsapp, ma son bastati pochi giorni perché il gruppo si trasformasse in qualcosa d’altro, e di più: una comunità di persone che si racconta, che intreccia le proprie storie, e in qualche modo le proprie vite.

Quando Vladimiro Rollo e Pippi Contessa, dell’inarrestabile Circolo Auser di Erchie, hanno condiviso in chat le immagini dei volontari che si aggiravano nel reparto pediatrico dell’ospedale di Brindisi per regalare ai bambini ricoverati gli oggetti pasquali realizzati dalle volontarie, ho commentato sottolineando l’orgoglio che provo nel poter raccontare storie come queste. Tanto è bastato perché in chat piovessero altre immagini, ed altre storie: quella, struggente, di Angela Picciallo e del Circolo Auser di Gravina in Puglia, in trincea a fianco dei «bimbi guerrieri» che lottano per la vita nella corsia di un ospedale, il capolavoro di coesione e solidarietà di Gianna Caroli e dell’Università Popolare dell’Auser di Cisternino con il geniale laboratorio impasti «con e per» gli amici «diversamente abili» del Grillo Parlante.

Non si dovrebbero pubblicare i messaggi privati di una chat, ma questa volta è il caso di fare un’eccezione, per condividere con gli amici e i lettori di Auser Puglia quanto ho scritto in bacheca, dopo la trafila di narrazioni ed immagini (che potete guardare nel filmato sotto) e la tempesta di emozioni: «Quando al mattino apri la chat, e anziché le fuffe che solitamente popolano i gruppi whatsapp, leggi storie come quelle raccontate da Vladimiro, Pippi, Angela, Gianna, ti commuovi, e capisci qual è il senso profondo della comunicazione… Grazie a voi, per ricordarmelo e insegnarmelo ogni giorno.»

Geppe Inserra

Responsabile Comunicazione Auser Puglia

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