La Gravina di Laterza, tra i più grandi canyon d’Europa

La “Gravina” è un profondo crepaccio scavato nelle rocce calcaree, conosciuto anche come “Grande Canyon”, originatosi per l’ erosione delle rocce su preesistenti fratture e per l’ innalzamento dei continenti.

La Gravina di Laterza è uno tra i più grandi canyon d’ Europa. E’ l’ espressione più imponente di un particolare territorio noto come Gravine dell’ Arco Jonico, che si estende da Ginosa a Grottaglie. Decine sono le gravine disposte a ventaglio intorno al golfo di Taranto, ciascuna diversa per dimensione e morfologia.

Intorno e dentro di esse si è sviluppata in millenni di storia una civiltà rupestre che ha lasciato tracce evidenti nella cultura, nella storia, nell’ arte e, soprattutto, in una concezione della vita a stretto contatto con la natura. La Gravina di Laterza ha un originale decorso meandriforme che si sviluppa per 12Km di lunghezza e circa 400 metri di larghezza, tra muraglioni di roccia consumati dall’ erosione e liscie pareti di calcare biancastro alte anche più di 200 metri, disseminate di innumerevoli cavità e cengie sospese nel vuoto.

Dal punto di vista naturalistico la Gravina è simile ad “un’ isola” dove diverse specie vegetali ed animali di grande interesse sono rimaste isolate dall’ originario contesto ambientale che, soprattutto per motivi antropici, è mutato radicalmente negli ultimi secoli. Sono così sopravvissuti, grazie all’ asprezza dei luoghi, boschi di Quercus trojana presente in Italia solo sulle murge pugliesi e materane.
L’ endemica Campanula versicolor, dai bei fiori viola pallido, che fiorisce da giugno ad ottobre e ricopre a chiazze le pareti della Gravina. Sulle pareti meno ripide e sempre verdi per la presenza del Leccio si arrampicano l’ Euforbia arborescente, il Cisto, il Terebinto, il Lentisco e il Ginepro. In primavera lungo i sentieri della Gravina è possibile ammirare variopinte fioriture di orchidee.

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