Ferro, l’importanza del tacchino. Gli spinaci? Si, ma…

Il ferro è un nutriente essenziale per il benessere del nostro organismo poiché è un minerale necessario per la produzione dell’emoglobina, proteina presente nei globuli rossi che serve a trasportare l’ossigeno in tutto il corpo.

Il ferro presente nell’organismo deriva dall’alimentazione che, se varia e bilanciata, consente di mantenere l’equilibrio tra le perdite quotidiane di tale minerale e la sua introduzione con il cibo.

Negli alimenti, il ferro è presente in due forme con diversa importanza dal punto di vista nutrizionale:

  • ferro eme, più facilmente assimilabile, presente nelle carni (fegato e frattaglie, carni, in particolare quella di tacchino, pesce, tuorlo d’uovo) legato a proteine, le emoproteine;
  • ferro non-eme, di origine vegetale (legumi, funghi secchi, frutta secca, come le albicocche secche, cereali integrali, come il riso, farina di soia, verdure a foglia verde scuro come il crescione e il cavolo riccio) in forma inorganica.

Non è vero, invece, che gli spinaci siano una buona fonte di ferro per l’organismo. Infatti, gran parte del ferro in essi contenuto è inutilizzabile come nutriente perché presente insieme a sostanze che ne inibiscono l’assorbimento nell’intestino. Tali sostanze, però, possono essere inattivate con la cottura. Inoltre, la vitamina C e, più in generale, gli alimenti acidificanti come il limone, ne migliorano comunque l’assorbimento.

(Fonte: Istituto Superiore di Sanità)

[La foto che illustra l’articolo è dotata di Common Creative License. Autore Georgi Kirichkov ]

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